L’azienda aveva bisogno di una più efficiente Business intelligence.
La soluzione è arrivata grazie all’implementazione di Hubble: ora l’analisi dei dati in tempo reale supporta le decisioni
Intervista a Riccardo Picchi, Chief Financial Officer di Gilbarco Italia
Credit: Gabriele Perrone, Sistemi&Impresa, Ottobre/Novembre 2020
Durante un viaggio in automobile, quando ci si ferma in una stazione di servizio per fare benzina non si pensa a cosa ci sia ‘dietro’ dal punto di vista tecnologico. Per garantire il corretto funzionamento di tutto il processo (dall’erogazione del carburante al pagamento finale) entrano in gioco sistemi di automazione e controllo digitali. È in quest’ambito che si inserisce l’attività di Gilbarco Italia, azienda con sede a Firenze nata nel 1969 che opera a livello mondiale nel campo dell’automazione delle stazioni di carburante con soluzioni e tecnologie per la fornitura di sistemi di alimentazione, gestione, controllo e integrità ambientale per l’industria petrolifera del retail e commerciale. Con un fatturato di 86 milioni di euro e 220 dipendenti, Gilbarco ottiene il 65% dei ricavi dall’export e i mercati esteri principali sono Medio Oriente, Africa ed Europa. L’impresa si occupa anche dello sviluppo di software di reportistica e della produzione di colonnine di pagamento nel suo stabilimento nel capoluogo toscano, dove lavora un ulteriore centinaio di consulenti. Qui vengono realizzati progetti di automazione che servono a gestire le stazioni di servizio da remoto e a far comunicare tra loro le diverse attrezzature all’interno delle stesse. Da due consociate, una americana e una tedesca, vengono invece acquistati rispettivamente sonde di livello, centraline, sensori e pompe di benzina. Per i prodotti acquistati da quella americana, la società è distributore in esclusiva per tutta Europa, Africa, Middle East e Asia. Oltre allo sviluppo software e alla produzione, Gilbarco Italia si occupa di distribuzione, service e attività commerciale. Inoltre, fa parte di Vontier Corporation (la separazione dal gruppo Fortive è avvenuta nei primi giorni di ottobre 2020), azienda attiva nel settore della scienza e della tecnologia che progetta, produce e commercializza prodotti e servizi innovativi rivolti a clienti professionali e industriali.
L’autonomia degli utenti è un vantaggio organizzativo
Un’impresa con una rete di business così articolata ha bisogno di strumenti adeguati per tenere sotto controllo in modo autonomo tutte le operazioni, soprattutto dal punto di vista finanziario. Per questo la società ha deciso di puntare con forza sulla digitalizzazione dei processi. “Lo strumento di Business intelligence che utilizzavamo in precedenza era complicato e non aveva un setup immediato”, racconta Riccardo Picchi, Chief Financial Officer (CFO) di Gilbarco Italia. “Abbiamo quindi deciso di cambiarlo e di affidarci a Hubble”, prodotto e distribuito da Insightsoftware, presente nel nostro Paese dal 2012 attraverso Insightsoftware.com Italia, come sistema di reportistica operativa in tempo reale specifico per Enterprise resource planning (ERP) di Oracle (JD Edwards, E-Business suite ed ERP Cloud). Lo strumento di reportistica si è rivelato fin da subito “semplice e immediato anche per chi ha una minima conoscenza della base dati di JD Edwards, sia con modelli prestabiliti – come Finance, Sales, Manufacturing, Warehouse, Service – sia con nuovi modelli”. Attraverso l’utilizzo di Hubble e grazie all’affiancamento e alla formazione da parte dei consulenti di Insightsoftware, gli utenti “sono diventati indipendenti nel loro lavoro” e questo rappresenta “un vantaggio dal punto di vista organizzativo per snellire i processi interni”. Ciò ha convinto Gilbarco Italia, per il 2021, a fare uno step ulteriore: “Vogliamo sfruttare maggiormente la parte Web, creando dashboard condivise per gli utenti in grado di dare una visibilità in tempo reale dei dati principali anche al Top management, prendendo così decisioni più velocemente, affidandosi a informazioni chiare e precise”. Tra gli obiettivi dell’azienda c’è inoltre quello di integrare i dati del sistema gestionale con le applicazioni esterne utilizzate da altri dipartimenti, incrociando informazioni provenienti da punti diversi, con un importante risparmio di tempo. “Stiamo lavorando alla migrazione verso la soluzione di reportistica in-memory, che consiste praticamente nella replica del database e permette di elaborare i report con una velocità più sostenuta, per dare alla Direzione aziendale visibilità immediata sui principali indicatori in tempo reale”
La velocità fa la differenza anche per il Finance
Dal punto di vista Finance, Picchi racconta la sua esperienza personale per spiegare il cambio di paradigma legato all’adozione di Hubble: “Quando sono entrato in azienda nel 2018, per prima cosa volevo capire il livello di digitalizzazione degli ambiti di informatica e reporting. Il sistema di reportistica precedente non era funzionale e avevamo l’esigenza di dotarci di uno strumento che semplificasse il processo, che era totalmente dipendente dalla struttura IT. Di Hubble ci ha colpiti l’integrazione con JD Edwards, la facilità di reporting e il fatto che si tratti di un tool performante e semplificato per supportare le analisi. Hubble sa ‘leggere’ le tabelle JD Edwards, così ogni giorno possiamo avere ‘schedulati’ i report di magazzino, giacenza, ottimizzazione degli acquisti, vendite, contabilità. Basti pensare che abbiamo una media di 160 report pianificati ogni giorno, quindi tantissimi dati da incrociare e gestire”. Inoltre, il sistema di reportistica consente di interrogare i conti contabili che danno la visibilità delle transazioni, oltre a ‘mappare’ il bilancio civilistico (che prima era su Excel). Picchi cita poi, come esempio, la chiusura del report mensile: se in precedenza il caricamento dei dati nel tool di consolidamento della casa madre “comportava circa 24 ore”, oggi, con Hubble, “bastano 15-20 minuti”. Così l’ufficio Finance ha guadagnato tempo per dedicarsi maggiormente a controlli e verifiche prima della validazione finale dei risultati del mese.
Competenze tecniche e spirito imprenditoriale
Di strada ne è stata fatta dagli inizi dell’attività del Gruppo nel 1985, quando due imprenditori americani, Charles Gilbert e John Barker, si unirono in una partnership per costruire la Springfield gas machine (la denominazione Gilbarco risale al 1929), società che si occupava della conversione dei distillati del petrolio grezzo in un gas utilizzato per l’illuminazione degli edifici. Oggi il business si è evoluto, ma sono rimaste immutate “le profonde competenze tecnologiche e scientifiche, unite allo spirito imprenditoriale, che ci hanno permesso di divenire rapidamente leader globali del settore delle attrezzature industriali rivolte al mercato dei distributori di benzina”. Un’autostrada, quella con destinazione leadership, che si può percorrere alla massima velocità solo se si hanno a disposizione le giuste ruote.
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