Le aziende della Moda sono organizzate per stagioni. E hanno cicli produttivi molto lunghi. Grazie a uno strumento chiaro, efficace e collaborativo si affrontano anche le nuove incertezze
Intervista a Luigi Bianchi, CIO, e Sandro Ciechi, Controller di Sinv
Credit: Sara Polotti, Sistemi&Impresa, Novembre 2021
La ripresa post covid non è qualcosa di immateriale. I dati parlano chiaro e, nonostante le evidenti difficoltà rappresentate dalla carenza di materie prime sottolineata di recente anche dalla Presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde, sono molti i settori merceologici già ripartiti con grande velocità. È il caso, per esempio, della Moda: secondo i dati diffusi da Federazione moda Italia (FMI), a giugno 2021 le vendite sono aumentate del 16,6% rispetto a quelle dello stesso periodo del 2020. Il Fashion, come è noto, non segue i tempi organizzativi e le modalità di produzione della maggior parte del Manifatturiero: a dettare le priorità dell’organizzazione del lavoro sono prima di tutto le stagioni (non i mesi) che impongono una distribuzione capillare slegata dalle annualità solari. Ecco perché le industrie della Moda devono mettere in conto una pianificazione a lunghissimo termine, rispondendo a modelli organizzativi diversi da quelli più classici. Ancor di più in tempi eccezionali e incerti come quelli che stiamo vivendo in seguito alla pandemia. Si consideri, infatti, che tradizionalmente il ciclo della produzione dei capi di abbigliamento richiede di iniziare un anno prima, con il campionario, per poi arrivare nei negozi e successivamente gestire lo smaltimento delle rimanenze. Lo sa bene Sinv, azienda di produzione e distribuzione di abbigliamento con marchi in licenza e di proprietà tra i quali Love Moschino, Bikkembergs e Piazza Sempione. Fondata nel 1975 da Ambrogio Dalla Rovere, inizialmente produceva e distribuiva il proprio marchio Daily Blue; la svolta è arrivata nel 1985 con la scelta di puntare sulle licenze partendo da Krizia Jeans per arrivare a Cavalli Jeans, Byblos Blu, DKNY, Red Valentino, JPG di Jean Paul Gaultier, See by Chloe, Dimensione Danza, MCQ di Alexander McQueen e Coming Soon by Yohji Yamamoto, a volte acquistando partecipazioni nelle aziende titolari dei marchi. L’azienda si occupa di tutte le fasi del processo: dalla progettazione alla produzione dei capi (generando anche un indotto esterno di laboratori partner), fino alla promozione in showroom e alla distribuzione attraverso un canale di logistica ad hoc.
Prevedere i volumi per modulare rincari e costi
Una struttura societaria ramificata e un’attività così complessa richiedono un’organizzazione precisa e pianificata; soprattutto per un’azienda che necessita di una previsione efficace rispetto agli ordini. “Capire in anticipo quali saranno i volumi delle vendite è essenziale per prevedere i rincari e i costi. Essendo una società del Fashion, siamo legati alle stagionalità della moda e alla necessità di arrivare in anticipo sul mercato, spesso con ordini al buio”. A parlare è Luigi Bianchi, Chief Information Officer (CIO) di Sinv, che spiega, in questo senso, come per la sua impresa sia essenziale puntare su strumenti fruibili ed efficienti. “Previsione” e “gestione” sono parole d’ordine ancor più fondamentali che in altri settori. Occorre raccogliere i dati per leggerli al meglio e capire su quali business unit agire con decisioni rapide ed efficaci per ottenere le migliori performance. L’altra criticità la racconta Sandro Ciechi, Controller di Sinv, che si occupa della gestione del progetto di Corporate Performance Management (CPM), sviluppato con le risorse di Proxima & Company: sono numerosissimi i dati che l’azienda deve tenere in considerazione e immettere nel sistema per organizzare al meglio tanto le previsioni a medio e lungo termine quanto le operazioni quotidiane. “Per prevedere quanti esemplari di una camicia bisognerà confezionare in una stagione sulla base di una futura richiesta di mercato, ed evitare gli sprechi della produzione in eccesso, occorre analizzare gli ordini storici considerando anche le variabili di taglia e modello. Lavorando con circa 100 Paesi e con più di 1.300 clienti, dobbiamo gestire un numero esponenziale di dati”, dice Ciechi. È quindi necessario utilizzare uno strumento di forecasting in grado di elaborare una grande quantità di informazioni, la cui profondità è solitamente difficile da gestire. E che permetta inoltre a ogni responsabile di inserire e monitorare il proprio budget nel corso dell’anno ed effettuare allo stesso tempo una pianificazione pluriennale che tenga conto della vita delle collezioni. Proprio per questo lungo ciclo della produzione dei capi (campionario, produzione, distribuzione e gestione delle rimanenze) i dati devono essere conservati e consultabili per un arco di tre anni.
Lo strumento ‘giusto’ fornisce risposte veloci
Sinv ha dunque deciso di investire in una soluzione di Budget & Forecasting idonea alle sfide da affrontare. Il software realizzato è in grado di fornire risposte veloci sul controllo del business, monitorando vendite, produzione e posizionamento economico dell’azienda nonché delle collezioni rispetto agli obiettivi prefissati. Si tratta di una soluzione costruita sulla piattaforma IBM Planning Analytics secondo le specifiche di settore e le esigenze dirette di Sinv. Grazie al nuovo strumento su misura, racconta Bianchi, è ora possibile sollecitare tutte le posizioni aziendali chiedendo di condividere i dati di competenza: “Una volta che il controller certifica l’esattezza dei dati, si possono così organizzare riunioni trimestrali per esaminare i report e gli esiti”. I dati, sottolinea Ciechi, sono semplici da inserire anche per la forza vendita, come per esempio gli agenti territoriali, che possono così condividere le informazioni in modo chiaro e veloce. “Il sistema ci propone medie storiche che permettono di stimare le vendite”, prosegue Ciechi, che spiega come grazie a esse si possano ipotizzare eventuali variazioni e tagli alla produzione, sconti e scelte distributive in maniera più ponderata rispetto a prima. La soluzione, d’altra parte, non guarda solo l’aspetto economico, ma anche la sostenibilità della produzione in termini di efficienze e inefficienze in ottica di Lean production.
Soluzioni per la pianificazione economica e finanziaria
Proxima & Company è una società composta da un gruppo di professionisti attivi nella consulenza in Italia da oltre 25 anni. La mission è quella di agire come un unico partner con competenze globali nella consulenza direzionale per la progettazione di sistemi di strategia e controllo e nell’implementazione e supporto di soluzioni di analisi, pianificazione e reporting. L’esperienza sulle più quotate soluzioni di mercato e la solida reputazione permette di disegnare e realizzare soluzioni per la pianificazione economica e finanziaria (budget, forecast, cashflow) estendendosi anche ad ambiti di Sales & Operation planning e Supply chain planning.
Una nuova consapevolezza aziendale
Tra i benefici che uno strumento di questo tipo può portare c’è anche il cambiamento della cultura aziendale. Il CIO se ne sta già accorgendo: da quando a inserire le informazioni non sono solo i manager, ma tutti i responsabili, la sensazione è che le decisioni non siano calate solo dall’alto. “Chi vedeva l’inserimento dei dati e la definizione dei budget come un ostacolo, ora è più sensibilizzato a ragionare sui processi con maggiore profondità. Ogni responsabile deve infatti spendere tempo nella raccolta dei dati, nella proposta al controller e nell’inserimento delle informazioni. Questo è importante non solo per l’azienda, ma anche per il singolo collaboratore che è più consapevole delle criticità produttive. “Oggi chi si occupa del campionario conosce benissimo anche le spese mentre chi vende capisce meglio l’importanza degli sconti in base alla zona di distribuzione”, argomenta Bianchi. Il forecast è oggi molto più preciso e affidabile e permette di reagire a un mercato mutevole anche in corso d’opera. Con lo strumento, quello che da un punto di vista operativo viene considerato un costo si può rivelare un investimento utile – e viceversa – perché quando c’è consapevolezza sui dati l’interpretazione diventa più semplice ed efficace.
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